In giuria per il World Pesto Championship

IMG_5446Immaginatevi cento concorrenti che, contemporaneamente, si sfidano a colpi di mortaio per preparare il pesto più buono del mondo. Immaginatevi i profumi, i colori, i sapori. Immaginatevi anche le lingue e gli accenti. Perché tra questi aspiranti Cavalieri del Basilico c’è una senior (86 anni) un junior (18 anni), molti liguri e italiani di ogni regione, ma anche  23 stranieri che arrivano da Stati Uniti, Canada, Brasile, Giappone, Gran Bretagna e Irlanda, Francia, Germania, Norvegia, Svezia, Finlandia, Svizzera, Serbia, Spagna. Per la prima volta, il Campionato ospita due concorrenti dalla Finlandia, uno dell’Irlanda del Nord e uno dalla Svezia.
E in tutto questo meraviglioso caos, immaginate me, inebriata, che assaggio.

268c9096f3c74098dc518b568b0e1193Perché, l’ho già scritto altrove ma sono felice di ripeterlo, quest’anno sarò tra la giuria del World Pesto Championship (grazie davvero al mio amico Roberto Panizza, aka The King of Pesto, per il gradito invito!). Quindi sabato 29, a Palazzo Ducale, assaggerò e valuterò la produzione degli aspiranti campioni e, se l’esperienza non m’inganna, so già che non troverò, per colore, profumo e consistenza, due pesto uguale. Perché le ricette regionali, fermo restando gli ingredienti, hanno tante varianti quanti i cuochi che le preparano, ed è quello il bello.

Io sono pronta, non vedo l’ora, e vi racconterò tutto. Anzi, fate così, fatevi un regalo: venite anche voi.

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A scuola di pesto con Roberto Panizza

Meraviglia. Ho sniffato autentico basilico di Pra’ per ore ieri sera al The Hub alla serata #oktoberpesto. Mi spiace solo perché non posso prendere uno a uno tutti voi, tutti quelli che “tanto è lo stesso”, tutti quelli che “è buono anche il mio che lo coltivo sul balcone a Milano”, voi che prendete foglie di basilico grandi come una pianta carnivora e che sanno di menta, fate il pesto e dite “va bene così, sei la solita esagerata”, prendervi tutti, dicevo, e mettervi il naso dentro questo mazzetto dal profumo celestiale ma delicato per vedere se poi dite ancora che “è lo stesso”. Continua a leggere

Il pesto fitu faetu della mamma

Gli ingredienti sono quelli, e da lì non si scappa. Se vi vedo metterci gli anacardi o il burro oppure – diononvoglia – il prezzemolo, vi faccio del male, giuro. Ma per quanto riguarda la preparazione, esistono tante ricette del pesto quante massaie genovesi, e ognuna è convinta che la sua sia quella giusta. Un po’ come per tutti i piatti regionali.
Io, come da obbiettivo del blog, ve ne suggerisco una fitu faetu, ossia “presto fatto” in genovese. E’ quella che fa mia mamma quando arriva a casa a mezzogiorno con il basilico fresco e, mentre bolle l’acqua della pasta, prepara la salsa. Continua a leggere